Oggetto: DPCM 15 giugno 2015 n° 84 – soppressione provveditorati regionali e costituzione del distaccamento di Potenza
In data 13 giugno u.s. presso il PRAP della Basilicata con sede a Potenza, si è tenuto l ‘incontro tra le OO.SS. e la S.V. per discutere l’organizzazione conseguente la soppressione della sede medesima.
La posizione della UIL nella circostanza era quella che il personale in esubero doveva rientrare nella propria sede di appartenenza e nel frattempo era necessario definire i carichi di lavoro e l’organico necessario nella nuova sede distaccata del PRAP di Bari.
Nel corso della riunione è stata condivisa l’idea che eventuali carenze della COR dovevano essere soddisfatte attraverso un interpello, così come avvenuto all’epoca della costituzione del servizio.
La S.V., invece, non solo ha mantenuto in piedi due COR (Bari e Potenza) ma ha addirittura previsto che tutto il personale impiegato in precedenza al PRAP soppresso permanesse negli incarichi, stravolgendo la ratio della norma che prevedeva una razionalizzazione che in realtà non sembra affatto realizzarsi.
Gli Istituti lavorano in affanno per la nota carenza di personale, mentre al contrario presso la sede distaccata del PRAP di Bari (a Potenza) la difficoltà e quella di trovare funzioni e incarichi per tutto il personale.
In pratica la norma che sopprimeva le sedi di dirigenza generale e doveva determinare una razionalizzazione del personale, dei mezzi e degli strumenti di lavoro è stata trasformata nella legge che ha soppresso i soli dirigenti generali! Altro che risparmi!
Da rilevare che la riorganizzazione strutturale e gestionale dei servizi e del personale, alla data odierna, non è stata condivisa con le oo.ss., nonostante questa sia oggetto di esame congiunto.
Nel corso del predetto incontro, inoltre, il Provveditore Regionale ha reso noto che non sarebbe possibile trasferire la sede distaccata del PRAP presso l’istituto capoluogo della Regione in quanto l’affitto dell’attuale sede è già stato pagato fino al 2023.
Notizia che, evidentemente ha stupito molto i presenti. Non abbiamo fondi utili a soddisfare le esigenze primarie del Corpo ma siamo in grado di pagare l’affitto in anticipo di sette anni? Se la notizia fosse reale chi dovrebbe rispondere del conseguente danno all’erario?
Da porre in evidenza, inoltre, che il PRAP era prima presente sull’intero 3° piano dello stabile, mentre il 4° per metà era occupato dall’UEPE oggi, invece i due uffici sono presenti su unico piano (il 4°) dove ne occupano metà ciascuno.
Il paradosso della vicenda è che non avendo ridotto l’impiego del personale del PRAP tutte le unità che prima erano dislocate su di un piano (il 3°) oggi sono ammassate sulla metà di un altro piano (il 4°) con una conseguente riduzione degli spazi e degli ambienti di lavoro e all’interno degli uffici della COR.
I meno fortunati, quindi, saranno destinati nell’ufficio della COR (piano terra dello stesso stabile dell’Agenzia delle Entrate) all’interno di una stanza, senza distinzione di ruoli e funzioni, dove probabilmente faranno a turno per sedersi sulle sedie e dove le condizioni di igiene e salubrità sono assolutamente inadeguate.
Gli altri, invece, saranno assegnati nelle tre stanze del 4° piano insieme a dirigenti e funzionari con tutti i confort del caso.
A questo punto viene spontaneo domandarsi che senso ha aver soppresso alcune sedi di dirigenza generale se poi il personale che opera in quelle sedi è rimasto tale e quale?
Ciò posto ci rivolgiamo alle autorità in indirizzo affinché, ognuna per quanto di competenza, si adoperi affinché l’organizzazione del lavoro nella nuova sede sia frutto di un accordo con le oo.ss. e gli ambienti siano connotati da igiene e salubrità nel rispetto di quelle che sono le previsioni di cui al D. Lgs 81/2008.
Nell’attesa di cortese urgente riscontro colgo l’occasione per porgere distinti saluti.
F.to il Segretario Generale UILPA Polizia Penitenziaria Basilicata